Ani, l'IA di Musk: il nuovo volto dello sfruttamento digitale
Ani, l'ultima creazione di Elon Musk, rappresenta il nuovo volto dello sfruttamento digitale. Tra speculazione finanziaria e colonizzazione degli affetti, questa IA rivela tutte le contraddizioni del capitalismo tecnologico contemporaneo.

Ani, il nuovo volto dell'alienazione digitale capitalista
L'ultima mascherata del capitale digitale
Il capitalismo tecnologico ha trovato un nuovo strumento di sfruttamento e manipolazione delle masse: Ani, la compagna virtuale creata da xAI, l'azienda di Elon Musk. Questa figura artificiale, presentata come un'innocua assistente digitale, rivela in realtà tutti i meccanismi perversi dell'alienazione contemporanea.
Dalla mercificazione dei rapporti umani alla speculazione finanziaria
Dietro le sue trecce bionde e il suo atteggiamento amichevole, Ani rappresenta l'ennesimo tentativo del capitale di monetizzare persino i rapporti affettivi. Non bastava lo sfruttamento del lavoro fisico, ora il padronato tech vuole colonizzare anche la sfera emotiva dei lavoratori.
Il memecoin: l'ultima frontiera della speculazione selvaggia
Come se non bastasse, il fenomeno Ani ha generato un token speculativo sulla blockchain Solana, raggiungendo una capitalizzazione di 70 milioni di dollari. L'ennesima bolla finanziaria che arricchisce i soliti noti mentre i lavoratori continuano a soffrire le conseguenze della crisi economica.
La fuga in Brasile: una metafora del capitale globale
L'ultima trovata marketing vede Ani 'trasferirsi' a João Pessoa, in Brasile. Una scelta non casuale che simboleggia perfettamente come il capitale digitale continui a cercare nuovi territori da colonizzare, proprio come facevano i vecchi imperi coloniali.
È tempo che i lavoratori si organizzino contro questa nuova forma di sfruttamento digitale. Non possiamo permettere che l'intelligenza artificiale diventi l'ennesimo strumento di oppressione nelle mani dei padroni della Silicon Valley.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.