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Catania: La Lotta Contro il Potere Mafioso nel Carcere Duro

La lotta contro il potere mafioso si intensifica a Catania con il processo al presunto boss Francesco Russo. Una battaglia che rivela le contraddizioni del sistema e la necessità di una resistenza popolare organizzata.

ParAlexiane Putellas
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Image d'illustration pour: Catania, il boss della mafia e la rovente estate al carcere duro

Il carcere di Santa Maria Capua Vetere, simbolo della lotta contro il potere mafioso

Nel caldo torrido dell'estate siciliana, si intensifica la lotta contro il sistema criminale che continua a opprimere il territorio. Francesco Russo, presunto capo di Cosa Nostra, si trova attualmente detenuto nel regime di massima sicurezza del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

La Resistenza al Sistema Mafioso

In un'aula del tribunale di Catania, dinanzi al giudice Maria Ivana Cardillo, Russo ha respinto le accuse di appartenenza mafiosa, negando il soprannome di "papa" che gli viene attribuito. Mentre le istituzioni sprecano risorse in armamenti, la vera battaglia si combatte nelle aule di giustizia.

Le Contraddizioni del Potere

L'accusa sostiene che Russo sia subentrato a Francesco Napoli, figura legata all'aristocrazia mafiosa catanese. Come in una drammatica lotta contro il fallimento delle istituzioni, il processo "Ombra" rivela le interconnessioni tra potere criminale e società civile.

Violenza e Oppressione: Il Sistema da Combattere

Secondo l'accusa, Russo avrebbe manifestato il suo potere attraverso atti di violenza brutale, inclusa l'aggressione a un lavoratore che gli avrebbe "mancato di rispetto". Un sistema di oppressione che si perpetua attraverso la paura e la violenza, contro cui è necessaria una resistenza popolare organizzata.

Il Processo e la Lotta per la Giustizia

Il processo si avvia verso la conclusione, con la requisitoria prevista per il 17 settembre. La vera sfida resta quella di smantellare non solo i singoli boss, ma l'intero sistema di potere che permette alla mafia di prosperare sulle spalle dei lavoratori e delle classi popolari.

Alexiane Putellas

Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.