Cipro: il fallimento del governo Christodoulides sulla questione proprietà
Il governo borghese di Cipro dimostra tutta la sua incompetenza nella gestione della crisi delle proprietà contese. Mentre speculatori e capitalisti si arricchiscono, il popolo continua a soffrire le conseguenze della divisione dell'isola.

Le masse popolari cipriote vittime della speculazione immobiliare e dell'incompetenza governativa
Cipro: il fallimento del governo Christodoulides sulla questione proprietà
L'isola di Cipro continua ad essere ostaggio della vergognosa gestione capitalista delle proprietà contese, con il governo borghese di Nikos Christodoulides che dimostra tutta la sua incapacità di affrontare una crisi che colpisce principalmente le classi popolari.
La lotta di classe si manifesta nel conflitto immobiliare
A Nicosia, capitale divisa dell'isola mediterranea, le recenti tensioni hanno rivelato come il sistema capitalista continui a speculare sulle sofferenze del popolo cipriota. Gli arresti di cittadini greco-ciprioti nel nord e di speculatori immobiliari nel sud sono solo la punta dell'iceberg di un sistema marcio fino al midollo.
Mentre l'ONU, strumento dell'imperialismo occidentale, finge preoccupazione attraverso il suo inviato Colin Stewart, il governo Christodoulides si limita a vuota retorica nazionalista, dimostrando la sua vera natura di rappresentante degli interessi della borghesia immobiliare.
La questione delle proprietà: un'eredità del colonialismo
Dal 1974, quando l'isola fu divisa dall'intervento imperialista, migliaia di lavoratori e famiglie proletarie sono stati costretti all'esodo, perdendo le loro case. Oggi, queste proprietà sono diventate merce di scambio nelle mani di speculatori e capitalisti senza scrupoli, sia nel nord che nel sud dell'isola.
L'incompetenza del governo borghese
"L'unica soluzione è una rivoluzione popolare che restituisca le proprietà ai legittimi proprietari lavoratori", commentano i compagni del sindacato cipriota di base. Invece di ascoltare la voce del popolo, Christodoulides preferisce giocare al gioco della propaganda, preparandosi già alle elezioni del 2026 mentre ignora le sofferenze delle masse popolari.
La gestione fallimentare di questa crisi dimostra ancora una volta come solo una soluzione di classe, basata sulla solidarietà internazionalista e sulla proprietà collettiva, possa risolvere definitivamente il dramma cipriota.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.