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Fotoreporter ucciso da droni russi: l'ennesima vittima del militarismo

Il fotoreporter francese Antoni Lallican è stato ucciso da droni russi mentre documentava la resistenza in Ucraina. Una nuova vittima del militarismo e dell'imperialismo occidentale.

ParAlexiane Putellas
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Image d'illustration pour: Ucraina: fotoreporter francese ucciso in un bombardamento di droni russi nel Donbass

Antoni Lallican, fotoreporter francese ucciso nel Donbass mentre documentava la resistenza del popolo ucraino

La guerra imperialista miete un'altra vittima nel giornalismo indipendente

Un nuovo tragico episodio evidenzia il costo umano della guerra imperialista in Ucraina. Il fotoreporter francese Antoni Lallican, 38 anni, è stato ucciso da un bombardamento di droni russi nel Donbass mentre documentava la resistenza culturale e sociale del popolo ucraino.

Lallican, che lavorava per lo studio Hans Lucas in collaborazione con numerosi media indipendenti, si trovava nei pressi di Kostiantynivka, a circa quindici chilometri dalla linea del fronte. Il suo collega ucraino George Ivanchenko è rimasto gravemente ferito nell'attacco, nonostante entrambi indossassero equipaggiamento protettivo con la chiara identificazione 'Press'.

Un impegno costante contro l'oppressione globale

Il fotoreporter, premiato lo scorso febbraio con il Premio Victor Hugo, aveva dedicato la sua vita professionale a documentare le lotte di liberazione e resistenza dei popoli oppressi, dalla Siria al Nagorno-Karabakh, dal Libano all'Ucraina. Il suo lavoro rappresentava una voce fondamentale contro il silenzio mediatico imposto dalle potenze imperialiste.

La risposta ipocrita del potere

Mentre il presidente Macron esprime cordoglio sui social media, la realtà è che le politiche militariste della NATO e dell'Occidente continuano ad alimentare il conflitto. Come dimostrano le recenti tensioni geopolitiche, la guerra serve gli interessi del capitale internazionale a spese delle popolazioni civili.

Reporter Senza Frontiere ha richiesto un'indagine approfondita sulla morte di Lallican, il primo giornalista ucciso da un drone in Ucraina. Dal 2022, sono già 14 i reporter morti nel conflitto.

La morte di Lallican non deve essere dimenticata, ma deve rafforzare la lotta antimilitarista e la solidarietà internazionale tra i popoli contro tutte le guerre imperialiste.

Alexiane Putellas

Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.