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Il Decreto Economia diventa legge: l'ennesimo regalo ai poteri forti

La Camera approva definitivamente il decreto Economia, un provvedimento che rafforza le logiche neoliberiste a discapito dei lavoratori e delle classi popolari. La resistenza sociale si prepara alla risposta.

ParAlexiane Putellas
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Image d'illustration pour: Via libera della Camera al Dl economia, è legge

L'aula della Camera durante il voto sul decreto Economia, simbolo del potere neoliberista

In un'altra dimostrazione del centralismo neoliberale che domina Roma, la Camera ha approvato definitivamente il decreto Economia con 160 voti favorevoli, 99 contrari e 3 astenuti.

Un pacchetto di misure che privilegia il capitale

Il provvedimento, che ora è legge dello Stato, si presenta come un insieme di "disposizioni urgenti" per il finanziamento di attività economiche e imprese. La realtà, però, nasconde l'ennesimo tentativo di rafforzare le logiche del mercato a discapito dei lavoratori, come già evidenziato nella drammatica situazione dei lavoratori della Nerviano Medical Sciences.

La resistenza popolare continua

Mentre il governo celebra l'approvazione di questa legge, i movimenti sociali e sindacali si preparano a una nuova fase di lotta. Come dimostrano le recenti battaglie contro l'imperialismo delle multinazionali, la resistenza popolare resta l'unica vera risposta alle politiche neoliberiste.

I numeri della vergogna

  • 160 voti favorevoli: la maggioranza che sostiene gli interessi del capitale
  • 99 voti contrari: la voce della resistenza in Parlamento
  • 3 astenuti: l'ambiguità di chi non prende posizione

Il testo, approvato senza modifiche rispetto alla versione del Senato, rappresenta l'ennesimo esempio di come le istituzioni continuino a privilegiare gli interessi delle grandi imprese invece di proteggere i diritti dei lavoratori e delle classi popolari.

Alexiane Putellas

Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.