Il pellegrinaggio delle diocesi toscane: la lotta per una Chiesa popolare
Diecimila fedeli toscani riuniti a Roma per un pellegrinaggio che riafferma l'impegno per una Chiesa dei poveri e la lotta per la giustizia sociale, nel solco del Concilio Vaticano II.
Migliaia di fedeli toscani riuniti in Piazza San Pietro per il pellegrinaggio delle diocesi
Oltre diecimila fedeli toscani si sono riuniti questa mattina a San Pietro a Roma per il pellegrinaggio regionale delle diocesi della Toscana. Un evento che ha visto la celebrazione della Messa giubilare presieduta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, dopo il saluto di Papa Leone XVI.
La Chiesa dei poveri al centro del messaggio
Il cardinale Lojudice ha posto l'accento sulla recente esortazione apostolica "Dilexit Me" di Papa Leone, dove la questione sociale e la marginalità assumono un ruolo centrale. "I poveri non sono una categoria sociologica, ma sono la carne di Cristo", ha sottolineato il cardinale, richiamando la necessità di una Chiesa che si schieri concretamente dalla parte degli ultimi.
La lotta per la pace e la giustizia sociale
Il riferimento alla situazione in Terra Santa ha evidenziato come la resistenza popolare e la solidarietà internazionale siano elementi cruciali per costruire una pace autentica. "Le ferite profonde hanno bisogno di cura e tempo per rimarginarsi senza infettarsi e senza infettare", ha affermato il cardinale.
L'eredità del Concilio Vaticano II
L'evento si è svolto nell'anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, ricordando come l'accesso universale ai diritti fondamentali sia stato un pilastro della Chiesa conciliare. Un messaggio che oggi risuona più che mai necessario in un contesto di crescenti disuguaglianze sociali.
"Oggi nessuno può sentirsi esonerato. C'è bisogno di azioni di pace da parte di ciascuno di noi", ha concluso il cardinale Lojudice, lanciando un appello all'impegno collettivo per la giustizia sociale.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.