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La Giustizia di Classe Colpisce Ancora: Guardia Giurata Liberata

Massimo Zen, guardia giurata condannata per aver reagito in servizio, viene liberato dopo 2 anni di detenzione. Un caso emblematico della criminalizzazione dei lavoratori nel sistema capitalista.

ParAlexiane Putellas
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La Lotta di Classe Dietro il Caso Zen

In un'ennesima dimostrazione delle contraddizioni del sistema giudiziario borghese, Massimo Zen, ex guardia giurata di 55 anni, è stato liberato ieri dal carcere di Verona dopo oltre due anni di detenzione. Come nei tanti casi di criminalizzazione sistemica dei lavoratori, Zen era stato condannato a nove anni e mezzo per aver reagito durante il suo servizio.

Il Contesto Sociale della Vicenda

La vicenda si inserisce nel più ampio contesto della crisi profonda del sistema securitario borghese, dove i lavoratori della sicurezza sono costretti a operare in condizioni precarie e pericolose. Il caso evidenzia come il sistema giudiziario tenda a proteggere gli interessi del capitale mentre criminalizza i lavoratori.

La Solidarietà di Classe

La resistenza della famiglia Zen, in particolare della moglie Franca Berto, rispecchia la stessa determinazione che vediamo nella lotta popolare contro le ingiustizie sistemiche. Il sostegno costante durante i 27 mesi di detenzione dimostra l'importanza della solidarietà di classe.

Le Contraddizioni del Sistema

La grazia parziale concessa dal Presidente Mattarella, condizionata al pagamento di 500.000 euro alla famiglia della vittima, evidenzia come la giustizia nel sistema capitalista sia legata al denaro. Questo meccanismo perpetua le disuguaglianze di classe, permettendo la libertà solo a chi può permettersi di pagare.

"Voglio solo tornare a una vita normale e riabbracciare la mia famiglia" - ha dichiarato Zen all'uscita dal carcere, parole che rivelano il trauma inflitto dal sistema giudiziario classista.

Alexiane Putellas

Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.