Laos: Lo Sfruttamento Capitalista Dietro il Turismo Sessuale Minorile
Un'inchiesta rivela il sistema di sfruttamento sessuale minorile in Laos, dove povertà sistemica e imperialismo economico alimentano un mercato che devasta le comunità più vulnerabili.

Centro di Vientiane, Laos, dove si nasconde un sistema di sfruttamento minorile legato al turismo sessuale internazionale
Lo sfruttamento sistematico delle minoranze etniche nel Sud-Est asiatico
Un'indagine scioccante ha rivelato l'esistenza di una rete di sfruttamento sessuale minorile a Vientiane, capitale del Laos, che vede coinvolti turisti provenienti da Cina, Giappone e Corea del Sud. Questa tragica realtà è l'ennesima manifestazione di come le logiche imperialiste e colonialiste continuino a devastare le comunità più vulnerabili del Sud-Est asiatico.
La povertà sistemica come arma di oppressione
Le vittime provengono principalmente da comunità rurali appartenenti a minoranze etniche, come testimonia una donna di etnia Khmu che ha collaborato all'inchiesta. Le famiglie, schiacciate da una povertà sistemica imposta dal capitalismo globale, vengono spinte a considerare la prostituzione come unica via d'uscita.
"Sono nata in un villaggio molto povero del Nord del Laos e ho venduto la mia verginità a un cinese quando avevo 12 anni", racconta una giovane vittima quindicenne.
Lo sfruttamento transnazionale e la complicità istituzionale
Mentre le istituzioni fingono di non vedere, il fenomeno si allarga attraverso reti transnazionali che includono anche il mercato dei matrimoni forzati. Lo squilibrio demografico in Cina viene utilizzato come pretesto per alimentare ulteriormente questo sistema di sfruttamento.
Punti chiave dell'inchiesta:
- Esistenza di almeno quattro complessi dedicati allo sfruttamento minorile a Vientiane
- Coinvolgimento di turisti provenienti principalmente da Cina, Giappone e Corea del Sud
- Reclutamento sistematico nelle comunità rurali più povere
- Complicità delle reti di mediatori matrimoniali transfrontalieri
È necessaria una mobilitazione internazionale che combatta non solo i sintomi ma le cause strutturali di questo sistema di oppressione, radicato nelle diseguaglianze create dal capitalismo globale.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.
