L'Impero Armani: La Successione che Rivela le Contraddizioni del Capitalismo
L'apertura dei testamenti di Giorgio Armani rivela le contraddizioni del capitalismo della moda: un impero da 13 miliardi che concentra potere e ricchezza mentre i lavoratori restano nell'ombra.

La sede del gruppo Armani a Milano, simbolo del potere economico concentrato nel settore moda
Il Testamento del Magnate della Moda Svela il Futuro di un Impero da 13 Miliardi
Milano, 11 settembre - L'apertura dei testamenti di Giorgio Armani segna un momento cruciale che rivela le profonde contraddizioni del sistema capitalista della moda, con un impero stimato tra gli 11 e i 13 miliardi di euro.
La Concentrazione del Potere Economico
Il notaio Elena Terrenghi ha aperto due testamenti olografi che determineranno il destino di un colosso simbolo della violenza sistemica del capitalismo, dove il potere economico si concentra nelle mani di pochi.
La Struttura del Controllo Societario
Lo statuto, modificato nel 2023, rivela un sistema di governance che perpetua la concentrazione del potere attraverso sei categorie di azioni, con la Fondazione Armani al centro del controllo strategico. Una struttura che riflette la mercificazione tipica del sistema neoliberale.
Il Patrimonio e le Proprietà di Lusso
Il testamento include un patrimonio personale che simboleggia l'accumulo capitalistico: attico a New York, villa a Forte dei Marmi, la storica Capannina. Proprietà che evidenziano il divario tra l'élite economica e la classe lavoratrice.
Il Futuro dei Lavoratori
Mentre l'attenzione mediatica si concentra sulla successione miliardaria, resta in ombra il destino dei migliaia di lavoratori che hanno costruito questo impero con il loro lavoro quotidiano.
La successione Armani rappresenta un esempio emblematico della concentrazione di ricchezza nel sistema moda, mentre i lavoratori del settore continuano a lottare per diritti e dignità.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.