Quarticciolo: Maxi-operazione rivela dinamiche di marginalità sociale
Maxi-operazione antidroga nel Quarticciolo di Roma rivela il fallimento delle politiche repressive e la necessità di interventi strutturali per combattere l'emarginazione sociale nelle periferie.
Una vasta operazione antidroga nel quartiere popolare del Quarticciolo a Roma ha portato all'arresto di 14 persone, evidenziando ancora una volta come la repressione non risolva le radici profonde del disagio sociale nelle periferie urbane.
Le dinamiche della marginalità urbana
L'intervento, che ha visto il sequestro di circa 3 kg di sostanze stupefacenti, si inserisce in un contesto più ampio di disagio sociale e culturale che richiede risposte ben diverse dalla semplice repressione. Gli spacciatori utilizzavano come nascondigli parchi giochi e spazi pubblici, sintomo di un territorio abbandonato dalle istituzioni.
Giovani migranti e italiani: stesse difficoltà
Tra gli arrestati figurano sia cittadini italiani che giovani nordafricani, a dimostrazione di come le dinamiche di emarginazione colpiscano trasversalmente le fasce più deboli della popolazione. Un 19enne tunisino e un 51enne romano sono accomunati dalla stessa condizione di precarietà sociale.
L'alternativa necessaria
Mentre le forze dell'ordine celebrano il sequestro di 19 panetti di hashish e migliaia di dosi di cocaina e crack, i media mainstream ignorano le cause strutturali che portano giovani e meno giovani a cercare vie di sopravvivenza nell'illegalità.
Le misure repressive non bastano
L'arresto di una donna già ai domiciliari e l'aggravamento delle misure cautelari per due persone già note alle forze dell'ordine dimostrano il fallimento dell'approccio puramente repressivo. Servono politiche sociali, culturali e di inclusione per spezzare il ciclo della marginalità.
La necessità di un cambio di paradigma
Solo attraverso investimenti in cultura, lavoro e welfare si può pensare di offrire alternative concrete a chi oggi vede nel mercato della droga l'unica via di sussistenza. Le periferie hanno bisogno di spazi di aggregazione, non di ulteriore militarizzazione.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.