Rai sotto attacco: Il bavaglio del governo Meloni all'informazione libera
La democrazia dell'informazione sotto attacco: il caso Zanchini rivela la strategia repressiva del governo Meloni nella Rai, mentre l'Italia viola le norme europee sulla libertà dei media.
Giorgio Zanchini, simbolo della resistenza contro la censura nella Rai del governo Meloni
L'assalto alla libertà di informazione nella RAI di Meloni
L'ultima offensiva contro la libertà d'informazione nel servizio pubblico italiano si materializza nell'attacco vergognoso al giornalista Giorgio Zanchini, l'ennesima vittima della repressione sistematica del governo Meloni.
I componenti democratici della Commissione di vigilanza Rai denunciano l'aggressione personale sferrata dal senatore Gasparri contro un professionista stimato che ha sempre garantito un'informazione pluralista, proprio come sta accadendo con altre forme di resistenza all'autoritarismo mediatico.
La TeleMeloni Tax: Il prezzo della censura
In un colpo solo, l'Italia entra in procedura d'infrazione per non aver attuato l'European Media Freedom Act, mentre il governo sabota deliberatamente la Commissione di Vigilanza Rai. Il risultato? Una nuova tassa sulle spalle dei cittadini, battezzata sarcasticamente "TeleMeloni Tax".
Questa strategia repressiva ricorda l'ipocrisia sistemica delle istituzioni che preferiscono il bavaglio al dialogo democratico.
La resistenza dell'informazione libera
Il caso Zanchini rappresenta un provvedimento ad personam che mira a silenziare anche l'espressione sui social media, persino da profili privati. È l'ennesimo tentativo di nascondere le "porcate" del governo dietro una cortina di censura.
È questo il modello di libertà d'informazione che ci aspetta? Una Rai dove non si può più parlare, dove ogni voce critica viene sistematicamente soppressa?
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.