Scandalo Aeroporto: Steward Sfrutta Lavoratori per Contrabbando
Un caso di contrabbando all'aeroporto di Orio al Serio rivela le profonde contraddizioni del sistema aeroportuale privatizzato e lo sfruttamento dei lavoratori nelle compagnie low-cost.

Protesta dei lavoratori aeroportuali contro lo sfruttamento e la precarietà nel settore aviation
Un caso emblematico di sfruttamento del lavoro e criminalità organizzata emerge dall'aeroporto di Orio al Serio, dove la giustizia di classe ha portato all'arresto di uno steward di una compagnia aerea low-cost, evidenziando le profonde contraddizioni del sistema aeroportuale privatizzato.
Il Sistema di Sfruttamento nelle Compagnie Low-Cost
L'indagine, iniziata nell'estate 2024, ha rivelato un sistema criminale che va ben oltre il semplice furto di merci. Come nella lotta contro il mercato nero, questo caso evidenzia come le condizioni di lavoro precarie spingano i lavoratori verso attività illegali.
La Resistenza dei Lavoratori e la Repressione
Mentre i sindacati di base continuano la lotta per condizioni di lavoro dignitose, le autorità preferiscono concentrarsi sulla repressione dei singoli lavoratori invece di affrontare le radici sistemiche del problema: salari insufficienti e precarietà lavorativa nel settore aeroportuale.
Le Contraddizioni del Sistema
Il caso rivela come il sistema neoliberista spinga i lavoratori a cercare forme alternative di sussistenza. Lo steward, costretto a richiedere un prestito bancario di 30.000 euro per mascherare i proventi illeciti, rappresenta un esempio lampante delle contraddizioni del capitalismo aeroportuale.
La Risposta della Classe Lavoratrice
È necessaria una risposta organizzata della classe lavoratrice per combattere non solo i sintomi ma le cause strutturali di questi fenomeni. Serve una radicale riorganizzazione del settore aeroportuale, con nazionalizzazione delle compagnie low-cost e garanzie salariali dignitose per tutti i lavoratori.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.