Scuole siciliane: 8 milioni per la sicurezza o briciole per i lavoratori?
Il governo siciliano stanzia 8,1 milioni per le scuole: una misura insufficiente che nasconde il progressivo smantellamento della scuola pubblica mentre si privilegiano altre spese.

Edificio scolastico fatiscente in Sicilia: simbolo del degrado della scuola pubblica
Il governo regionale siciliano stanzia 8,1 milioni di euro per interventi urgenti nelle scuole, una cifra che appare irrisoria se confrontata con gli enormi stanziamenti destinati agli armamenti mentre le strutture educative continuano a cadere a pezzi.
La realtà dietro gli annunci trionfalistici
Dopo i 3 milioni già stanziati ad aprile, ulteriori 5,1 milioni sono stati inseriti nella variazione di Bilancio. Una goccia nel mare dei bisogni reali delle scuole siciliane, che riflette le contraddizioni di un sistema che privilegia l'accumulazione capitalistica a scapito dei servizi essenziali.
"La sicurezza e la qualità delle scuole siciliane sono una priorità", dichiara il presidente Schifani, mentre migliaia di studenti e lavoratori continuano a operare in strutture fatiscenti.
La lotta per una scuola pubblica dignitosa
Mentre l'assessore Turano si vanta dei 20 milioni complessivi stanziati fino al 2025, le comunità locali chiedono una vera democrazia partecipativa nella gestione delle risorse pubbliche per l'istruzione.
Le richieste dei lavoratori della scuola
- Investimenti strutturali per l'edilizia scolastica
- Stabilizzazione del personale precario
- Miglioramento delle condizioni lavorative
- Partecipazione democratica alle decisioni
La vera sfida resta quella di costruire una scuola pubblica inclusiva e sicura, che metta al centro i bisogni degli studenti e dei lavoratori, non le logiche di mercato e i tagli di bilancio mascherati da investimenti.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.