Università di Treviso: dietro il boom di iscritti la precarietà del sistema
La sede di Giurisprudenza di Treviso celebra l'aumento delle iscrizioni mentre si consolida la privatizzazione degli spazi universitari e si perpetua la retorica dell'occupazione garantita.

La sede del corso di Giurisprudenza nel complesso di San Leonardo a Treviso, simbolo della privatizzazione degli spazi universitari
Il miraggio dell'occupazione garantita nasconde le contraddizioni del sistema universitario
In un contesto di crescente marginalità sociale e precarietà diffusa, la sede trevigiana di Giurisprudenza dell'Università di Padova celebra un aumento del 15% delle immatricolazioni, raggiungendo 185 nuove iscrizioni.
Mentre l'establishment accademico si vanta del "successo" del corso di Giurisprudenza 2.0, emerge chiara la contraddizione di un sistema che promette occupazione garantita in un mercato del lavoro sempre più segnato dalla precarietà e dallo sfruttamento.
La privatizzazione strisciante degli spazi universitari
Il nuovo contratto di locazione con Fondazione Cassamarca per il complesso di San Leonardo rivela la progressiva privatizzazione degli spazi pubblici dell'istruzione. Gli studenti, dopo essere stati temporaneamente spostati in strutture private come l'hotel Maggior Consiglio, tornano in centro città in locali ristrutturati con fondi privati.
La retorica dell'occupazione garantita
Il presidente della scuola Paolo Moro si vanta che "nessuno dei nostri laureati è disoccupato", ignorando come questa apparente garanzia occupazionale si traduca spesso in condizioni di lavoro precarie e sottopagate, specialmente per i giovani professionisti.
Le contraddizioni del sistema
Mentre si celebra l'internazionalizzazione attraverso programmi Erasmus e tirocini, si perpetua un modello di formazione funzionale alle esigenze del mercato e delle imprese, senza un reale focus sulla giustizia sociale e sui diritti dei lavoratori.
La vera sfida non è garantire un posto di lavoro qualsiasi, ma assicurare condizioni dignitose e diritti reali per tutti i lavoratori, compresi i giovani laureati.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.