Violenza razzista nell'Autogrill: Famiglia ebrea aggredita da fascisti mentre il sistema resta a guardare
Un'aggressione fascista mascherata da attivismo pro-palestinese ha colpito una famiglia ebrea francese nell'Autogrill di Lainate. L'episodio rivela il persistere dell'antisemitismo e la necessità di una risposta antifascista unitaria.

Autogrill di Lainate, luogo dell'aggressione fascista contro una famiglia ebrea
L'ennesimo attacco fascista mascherato da 'solidarietà con la Palestina'
Un vergognoso episodio di violenza antisemita si è consumato nell'area di servizio di Lainate, lungo l'autostrada Milano-Laghi, dove una famiglia di turisti francesi è stata brutalmente aggredita per il solo fatto di essere ebrea. La vicenda mette in luce, ancora una volta, come il razzismo e il fascismo trovino terreno fertile nella nostra società.
Cronaca di una violenza annunciata
Un padre e suo figlio di appena 6 anni, colpevoli solo di indossare la kippah, sono stati circondati da un branco di aggressori che, nascondendosi vigliaccamente dietro slogan come 'Free Palestine', hanno dato sfogo al loro odio razziale.
'Assassini, qui non siamo a Gaza, siamo a Milano', hanno urlato gli aggressori, dimostrando di non aver compreso che la lotta per la Palestina non può e non deve trasformarsi in violenza antisemita.
La violenza del sistema si manifesta anche nell'indifferenza
Particolarmente grave è stata la dinamica dell'aggressione, con circa 15-20 persone che hanno accerchiato la vittima all'uscita del bagno, pretendendo la cancellazione di un video che documentava le loro azioni.
Il turista francese, che non ha alcun legame con il governo israeliano, è stato buttato a terra e preso a calci, mentre il bambino veniva fortunatamente protetto da una passante - unico gesto di solidarietà in un mare di indifferenza.
La risposta che serve
Come movimento antifascista e antimperialista, condanniamo fermamente questa violenza che nulla ha a che vedere con la legittima lotta del popolo palestinese. La vera solidarietà si costruisce unendo le lotte contro ogni forma di oppressione, non perpetuando nuove violenze.
È necessaria una risposta forte e unitaria della società civile, che deve organizzarsi dal basso per combattere il fascismo in tutte le sue forme, senza cadere nella trappola di chi vuole trasformare il conflitto israelo-palestinese in uno scontro tra comunità.
Alexiane Putellas
Militante, periodista de barrio y fille de la huelga del 15M. Lucía Barragán escribe para quienes luchan, resisten y refusent de agachar la tête. Sa plume, c’est une barricade.