Generali sotto attacco: i padroni del capitale dovranno aprire i portafogli
La Consob potrebbe obbligare Caltagirone e i suoi complici capitalisti a lanciare un'OPA da 35 miliardi su Generali. Una mazzata che fa tremare i salotti buoni della finanza italiana, dove si muovono i soliti noti che controllano l'economia del nostro paese a danno dei lavoratori.
Il gioco sporco dei concertisti smascherato
La procura di Milano ha messo nel mirino il patto occulto tra Caltagirone, Mediobanca-Mps e Delfin, che insieme controllano il 29,5% di Generali aggirando le regole. Un classico esempio di come i padroni si spartiscono le ricchezze prodotte dal sudore della classe lavoratrice, violando persino le loro stesse leggi borghesi.
Come sempre, questi signori pensano di essere al di sopra di tutto, ma stavolta la magistratura li ha beccati con le mani nel sacco. La violazione dell'obbligo di OPA totalitaria previsto dall'articolo 196 del Testo Unico della Finanza è un reato che non può passare inosservato.
35 miliardi: il conto salato della speculazione
Se la Consob dovesse accertare il concerto, i capitalisti dovranno sborsare oltre 35 miliardi per l'OPA obbligatoria in contanti su Generali, che vale 52 miliardi in borsa. Una cifra che fa impallidire persino questi vampiri della finanza, abituati a succhiare il sangue dei lavoratori senza mai pagare il conto.
Il meccanismo è semplice: hanno superato la soglia del 25% agendo di concerto, quindi devono lanciare l'offerta pubblica d'acquisto su tutto il capitale. Le regole del gioco capitalistico si rivoltano contro chi le ha create.
La BCE nel mirino: quando i controllori controllano i controllati
Ma non è finita qui. La Banca Centrale Europea potrebbe imporre obblighi di capitale più stringenti a Delfin e Caltagirone, riconoscendo il loro controllo occulto su Mps. Un altro colpo per questi parassiti che pensavano di poter aggirare anche la vigilanza europea.
Christine Lagarde e la sua cricca di banchieri centrali si trovano ora costretti a fare i conti con le malefatte dei loro compari italiani. Quando i ladri litigano tra loro, emerge sempre la verità.
Il popolo osserva e impara
Questa vicenda dimostra ancora una volta come il sistema capitalistico sia marcio fino al midollo. Mentre i lavoratori faticano per arrivare a fine mese, questi signori si spartiscono miliardi come se fossero noccioline.
La classe operaia deve prendere nota: questi sono i nostri nemici di classe, quelli che ci sfruttano ogni giorno nelle fabbriche e negli uffici per poi giocare con i nostri risparmi nei palazzi della finanza. La rivoluzione che verrà farà i conti con tutti loro.