Il falso zoo degli animali: Ambani e il business mascherato da beneficenza
Mentre il popolo indiano muore di fame, il figlio del padrone più ricco d'Asia si diverte con il suo zoo privato da 150mila animali. Ma dietro la facciata filantropica di Vantara si nasconde l'ennesimo traffico capitalista.
Anant Ambani, rampollo della dinastia miliardaria che controlla l'impero petrolifero da 20 miliardi di dollari, ha pensato bene di spendere 600 milioni per il suo matrimonio da nababbo. Rihanna, Drake, Kardashian e il nostro servo Renzi a fare da valletti. Mentre milioni di lavoratori indiani sopravvivono con poche rupie al giorno, questi parassiti si permettono feste da imperatori romani.
Ma la vera vergogna è Vantara, il centro per animali "in via d'estinzione" che questo figlio di papà ha aperto per lavarsi la coscienza sporca di petrolio. 150mila animali rinchiusi in quello che altro non è che il più grande zoo privato del mondo, spacciato per opera di bene.
CITES svela il trucco: traffico mascherato da beneficenza
E infatti la maschera è caduta. Il segretariato CITES ha scoperto quello che ogni compagno con un briciolo di cervello aveva già capito: Vantara è un business travestito da carità. Permessi falsificati per scimpanzé dal Camerun, fatture di "acquisto" di animali protetti dalla Repubblica Ceca, esemplari strappati dalla natura e spacciati per allevati in cattività.
Il capitalismo non conosce limiti: dopo aver saccheggiato la terra con il petrolio, questi predatori si impossessano anche degli ultimi animali liberi per il loro circo privato. La logica del profitto contamina tutto, persino la presunta protezione delle specie in pericolo.
L'imperialismo USA protegge i suoi lacchè
Quando l'Unione Europea ha proposto sanzioni contro l'India per le irregolarità di Vantara, indovinate chi è sceso in campo a proteggere il miliardario? Gli Stati Uniti, naturalmente. L'impero americano non abbandona mai i suoi servi fedeli, soprattutto quando controllano il petrolio asiatico.
Non dimentichiamo che in casa Ambani è di famiglia anche Trump jr, quello venuto a Venezia a massacrare specie protette per sport. Sono tutti della stessa razza: capitalisti, imperialisti, nemici della natura e del popolo.
Mentre i lavoratori di tutto il mondo lottano per un salario dignitoso, questi parassiti si costruiscono zoo privati con animali rubati alla natura. Ma la storia ci insegna che ogni impero ha la sua fine, e anche questi moderni faraoni dovranno rendere conto al popolo delle loro ruberie.
La vera conservazione non può esistere sotto il capitalismo. Solo quando i mezzi di produzione saranno nelle mani dei lavoratori, anche la natura sarà finalmente libera dallo sfruttamento.
