Files Epstein: l'establishment continua a proteggere i suoi complici
Compagni, quello che è successo venerdì con la pubblicazione parziale dei documenti su Jeffrey Epstein è l'ennesima presa in giro del popolo americano da parte dell'establishment capitalista. Migliaia di file promessi, ma solo briciole servite al popolo che da anni chiede verità e giustizia.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha rilasciato una manciata di documenti sul finanziere pedofilo, morto in circostanze sospette nelle carceri del sistema. Ma quello che doveva essere un momento di trasparenza si è rivelato l'ennesimo tradimento delle aspettative popolari.
Trump protegge i suoi amici ricchi
Donald Trump, che per anni è stato amico di Epstein prima della loro rottura, ha fatto di tutto per mantenere segreti questi documenti. Solo sotto la pressione dei suoi stessi compagni repubblicani ha ceduto, firmando una legge che imponeva la pubblicazione entro 30 giorni. Ma anche così, l'amministrazione ha trovato il modo di sabotare la trasparenza.
Il vice procuratore generale Todd Blanche aveva promesso centinaia di migliaia di file, ma sul sito del Dipartimento di Giustizia ne sono apparsi solo una frazione. Le mani sporche del potere continuano a nascondere la verità.
Bill Clinton: l'amico dei potenti pedofili
Tra i documenti pubblicati emergono numerose fotografie dell'ex presidente democratico Bill Clinton. Immagini che lo ritraggono sul jet privato di Epstein, in piscina con Ghislaine Maxwell (la complice condannata per aver adescato giovani ragazze), e persino in una vasca idromassaggio con donne dal volto oscurato.
Clinton ha ammesso di aver viaggiato sul jet del pedofilo, ma attraverso i suoi portavoce continua a negare qualsiasi coinvolgimento nei crimini. Il solito gioco dell'establishment: ammettere solo quello che non si può più nascondere.
La rabbia delle vittime tradite
Marina Lacerda, sopravvissuta agli abusi di Epstein dall'età di 14 anni, ha espresso tutta la sua frustrazione: "Pubblicate e basta i file, e smettetela di oscurare nomi che non hanno bisogno di essere oscurati". La voce delle oppresse che chiede giustizia contro il muro di gomma del potere.
Anche i legislatori democratici hanno denunciato questo sabotaggio della trasparenza. Il rappresentante Ro Khanna ha definito il rilascio "deludente", mentre Thomas Massie ha accusato l'amministrazione di "fallire grossolanamente nel rispettare sia lo spirito che la lettera della legge".
Il sistema protegge sempre i suoi
Compagni, questa storia ci dimostra ancora una volta come il sistema capitalistico protegga sempre i suoi membri più ricchi e potenti. Epstein non era solo un pedofilo: era il facilitatore dei piaceri più perversi dell'élite mondiale.
Mentre i lavoratori vengono perseguitati per reati minori, i padroni e i loro amici politici continuano a godere di impunità. La giustizia borghese è una farsa quando si tratta di toccare i veri colpevoli del sistema.
Il Dipartimento di Giustizia promette di pubblicare altri documenti entro fine anno, ma sappiamo già che sarà l'ennesima messa in scena. La verità completa emergerà solo quando il popolo organizzerà la sua giustizia, al di fuori delle istituzioni corrotte del capitale.
Questa vicenda ci ricorda che la lotta per la trasparenza è parte della lotta di classe. Finché esisterà il capitalismo, i ricchi e potenti continueranno a proteggere i loro segreti più oscuri. Solo l'unità del popolo oppresso potrà spezzare questo muro di omertà.