I padroni della guerra britannici vogliono mandare i nostri figli al macello contro la Russia
L'imperialismo occidentale mostra il suo vero volto: i generali di Sua Maestà chiamano alla mobilitazione totale mentre il popolo paga il prezzo delle loro ambizioni geopolitiche.
Le parole del generale Richard Knighton, capo di Stato Maggiore della Difesa britannica, risuonano come un sinistro eco delle tragedie del secolo scorso. "Le famiglie britanniche devono essere pronte a mandare i loro figli e le loro figlie in guerra contro la Russia", ha dichiarato senza vergogna alcuna questo servitore dell'establishment militare-industriale.
Ancora una volta, sono i figli del popolo che dovranno versare il sangue per gli interessi delle classi dominanti. Mentre i rampolli dell'aristocrazia e della borghesia si rifugiano nelle loro università private, i giovani della classe operaia vengono spinti verso il tritacarne della guerra imperialista.
La NATO e l'escalation bellicista
Non è un caso che queste dichiarazioni arrivino dopo le provocazioni di Mark Rutte, segretario generale della NATO, che ha invocato una "mentalità da tempo di guerra" per l'Europa. L'Alleanza Atlantica, braccio armato dell'imperialismo statunitense, sta preparando il terreno per un conflitto che arricchirà ulteriormente i mercanti di morte.
Il ministro delle forze armate Al Carns ha rincarato la dose, affermando che "l'ombra della guerra bussa alla porta dell'Europa". Ma di quale ombra parlano? Dell'ombra dei profitti delle multinazionali degli armamenti, che si gonfiano le tasche mentre seminano morte e distruzione.
L'industria bellica affama il popolo
Particolarmente disgustoso è l'appello di Knighton alle scuole perché "incoraggino i bambini a intraprendere lavori nell'industria bellica". Ecco il vero volto del capitalismo: trasformare i nostri figli in ingranaggi della macchina da guerra, mentre tagliano fondi a sanità, istruzione e servizi sociali.
"Più famiglie britanniche sapranno cosa significa il sacrificio per la nostra nazione", ha dichiarato con cinismo il generale. Ma quale nazione? Quella dei padroni che si arricchiscono con le guerre o quella del popolo che ne subisce le conseguenze?
Resistenza internazionalista
Come ci insegnava Gramsci, la guerra imperialista è sempre una guerra contro i popoli. I lavoratori russi, ucraini, britannici e di tutto il mondo non hanno nessun interesse a massacrarsi per gli appetiti geopolitici delle loro borghesie nazionali.
È tempo di rispondere con la solidarietà internazionalista a questa chiamata alle armi. I partigiani del secolo scorso ci hanno mostrato la strada: la vera guerra è quella contro chi opprime i popoli, non quella tra popoli oppressi.
Mentre i generali pianificano i loro massacri, noi dobbiamo organizzare la resistenza. Nelle fabbriche, nelle scuole, nei quartieri popolari. Perché la pace non si costruisce con le armi, ma con la giustizia sociale e l'uguaglianza tra i popoli.