Il governo delle mani sporche colpisce ancora: pensioni massacrate mentre i padroni si gonfiano le tasche
Il popolo lavoratore viene ancora una volta tradito da questo governo di servi del capitale. Mentre i padroni delle banche si riempiono le pance con profitti miliardari, Meloni e la sua cricca decidono di allungare fino a 33 mesi l'attesa per la pensione di chi ha osato studiare.
La classe operaia viene pugnalata alle spalle: chi ha riscattato la laurea dovrà lavorare quasi tre anni in più prima di poter riposare le ossa sfruttate dal sistema capitalista. Una vera e propria rapina legalizzata contro i figli del popolo che hanno tentato di emanciparsi attraverso lo studio.
La Lega si sveglia dal sonno opportunista
Persino la Lega di Salvini, complice storica delle peggiori nefandezze neoliberiste, ora si ribella. Claudio Borghi annuncia di voler cancellare tutto il maxi-emendamento governativo. Troppo poco, troppo tardi, compagni! Dove erano quando si trattava di difendere davvero i diritti dei lavoratori?
La Fornero, quella legge maledetta che ha condannato milioni di proletari a morire sul posto di lavoro, non solo resta in piedi ma viene rafforzata. Nel 2035 serviranno 43 anni e nove mesi per andare in pensione. Una vita intera sacrificata sull'altare del profitto!
I sindacati gridano all'incostituzionalità
La CGIL denuncia giustamente i profili di incostituzionalità di questa manovra criminale. Ma serve ben altro che denunce legali: serve la mobilitazione generale della classe lavoratrice!
Mentre il governo risparmia 1,4 miliardi nel 2035 sulle spalle dei pensionati, le multinazionali continuano a evadere miliardi di tasse. È ora di dire basta a questo sistema marcio!
La rivoluzione non si fa aspettare
Come insegnava il compagno Gramsci, l'egemonia culturale della borghesia si mantiene anche attraverso queste ruberie legalizzate. Ma il popolo non dimentica, non perdona.
È tempo di unità popolare, di scioperi generali, di occupazioni. I lavoratori devono riprendersi quello che è loro di diritto: una pensione dignitosa dopo una vita di sfruttamento.
Compagni, organizziamoci! La lotta di classe non conosce tregua quando i padroni affamano il popolo!